Torna a Pistoia la manifestazione nata nel 2022 con l’obiettivo di aprire un dibattito sugli stereotipi di genere, ancora profondamente radicati nella nostra società, attraverso incontri con autrici e autori contemporanei. La terza edizione del festival “Pari e Dispari” in programma dal 21 al 24 novembre è dedicata al tema “Donne di frontiera – Racconti dai confini”
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.
Presenta "Spettri del desiderio. Il cinema e i film di Luca Guadagnino" in dialogo con Michele Galardini.
Presenta La figura e i libri di Carla Lonzi in dialogo con Monica Preti, direttrice di Pistoia Musei e Alessandra Repossi, scrittrice e traduttrice.
Presenta la collana editoriale In visita che con le sue prime tre uscite ha interessato temi del mondo e dell'identità femminile.
Parla di famiglie miste, migrazione e ritorno a casa, radici e identità, in dialogo con Lorenzo Guadagnucci - giornalista di Qn.
Legge brani da Tangerinn di Emanuela Anechoum. Introduce Marco Leporatti - Presidente soci Coop Fi, sede Pistoia
Indaga la fase del colonialismo italiano, in una storia che si consuma sul corpo delle donne, in dialogo con Gianni Silei - ordinario di storia contemporanea Università degli Studi di Siena.
Dialoga con Gherardo Vitali Rosati - giornalista Tg3 Rai sul tema dei diritti delle donne iraniane.
Propone una riflessione sulla condizione attuale delle donne in Afganistan, in dialogo con Riccardo Michelucci - giornalista di Avvenire e Asia Raoufi - docente di lettere e attivista per i diritti umani.
Gli articoli che hanno parlato del festival
L'impegno della Provincia, ormai da diversi anni, è quello di intessere un dialogo con le nuove generazioni, vogliamo che tematiche come quella della parità di genere, che questo festival mette al centro, siano attuali e che se ne parli tutto l'anno.
Il festival è un'occasione per la Provincia per stimolare riflessioni sul tema, per incoraggiare e raggiungere una condizione di libertà e parità.
Va in questo senso l'appuntamento in collaborazione con io festival Presente Italiano dedicato a Luca Guadagnino, regista che ha spesso messo al centro dei suoi film il tem dell'accettazione di sé.
Oggi si deve usare il plurale perchè il femminismo è diventato un campo di battaglia tra femminismi. Posto che sia il nome che si dà a chi lotta per le cause delle donne, il discrimine è tra femminismi che, pur con delle differenze, si orientano verso lo stesso scopo che è la libertà delle donne e la loro salvaguardia, anche rispetto al corpo.
E' una narrazione che fa scoprire nessi e contrasti fra luoghi diversi, spaziando fra Sud Italia, Tangeri e una sfavillante Londra, senza rinunciare a una sobria ma sostanziale critica (e autocritica) sociale.
Sono felice di essere uscita dal Paese, ma mi sento in colpa nel vedere ciò che le donne devono subire in Iran.
Non solo non possonomuoversi o lavorare. Le donne non possono né parlare né recitare in pubblico, non possono ascoltare la musica. È durissima sapere queste cose e non poter fare niente.
Quattro classi dell’istituto Filippo Pacini hanno partecipato agli incontri alla libreria Lo Spazio, dialogando con l’ospite del giorno. Tre classi dell’Istituto Einaudi. I ragazzi sono stati spettatori della serata al teatro Bolognini che ha visto Anna Bonaiuto farsi interprete di alcuni passaggi del libro Tangerinn di Emanuela Anechoum