La seconda edizione del Festival Pari e Dispari è dedicata al tema “Donne e Scienza”, questo il nucleo centrale attorno a cui dialogano gli ospiti nella cornice della libreria Lo Spazio. Una serie di appuntamenti dedicati a personalità legate al mondo scientifico o ad autrici che si sono confrontate con tematiche di interesse scientifico.
Propone una riflessione sul tema delle pari opportunità nel mondo scientifico, facendo riferimento alle biografie di importanti studiose che, proprio perché donne, non hanno ricevuto il giusto riconoscimento per la loro attività in campo scientifico.
Dialogherà con Claudio Rosati - storico, giornalista e curatore di numerosi musei, già direttore del Settore Musei della Regione Toscana.
Un manifesto contro lo stigma che colpisce chi non è piú giovane.
Racconta la propria – dolorosa – esperienza personale con la ricerca di un figlio dialoga con dott. Vito Cela - ginecologo e responsabile della PMA dell’azienda spedaliera universitaria di Pisa - esperto di infertilità di coppia e procreazione assistita.
Un diario di viaggio della spedizione Polarquest2018, organizzata dall’autrice a bordo di Nanuq, una barca a vela progettata secondo criteri di sostenibilità ambientale. Dialoga con prof. Ilic Aiardi di Pistoia
Dialoga con Cesare Sartori - giornalista - e Laura Tinelli - neurologa.
Nel libro propone l’idea che il mondo contemporaneo stia diventando sempre più simile all’Antartide. Dialoga con Luca Bracali - fotografo, regista e esploratore
Gli articoli che hanno parlato del festival
Raccontare ai giovani il mondo del maschile e del femminile (e non solo) nella scienza, minacce dello stereotipo e possibili approcci al cambiamento.
Quest'anno abbiamo declinato il festival attorno al tema "Donna e scienza". lo affrontiamo con grandi ospiti e con una maggior coinvolgimento delle scuole.
Non c'è un solo stereotipo che non debba essere combattuto, ma se ce n'è uno che uccide è quello sulla vecchiaia. E allora che cominci davvero questa dannata rivoluzione guidata dall'orgoglio dell'età, quella che ha impreziosito il tessuto di ognuno regalandogli in fine il bene più prezioso: libertà.
Tra il cervello maschile e quello femminile esistono differenze e sarebbe sorprendente che non fosse così. Ma differenze non significa meglio o peggio.
Non è stata una passegiata arrivarci. Più volte, in passato, mi è stato chiesto di fare l'assistente al capo spedizione, nonostante avessi più esperienza. Pensavo che per qualche motivo non fossi all'altezza. É una questione di mentalità.
Ci conforta l'interesse suscitato da questa iniziativa che si pone l'obiettivo di provocare un dialogo di genere su temi sempre diversi, ma tutti accomunati dalla voglia di accendere una riflessione sugli stereotipi che ancora oggi permeano la nostra società.